I cent’anni dell’asilo di Loria

Festeggiamenti semplici ma sentiti per una struttura che è anima e storia della comunità

L’asilo-monumento di Loria compie cento anni. L’anima, la storia, il ricordo, la fede del paese racchiusi in quattro mura, quelle della scuola materna parrocchiale. Qualche giorno fa si è svolta una semplice, ma sentita cerimonia, aperta a tutta la popolazione. La particolarità di questa scuola materna è che, al tempo stesso, rappresenta l’accesso al futuro per generazioni di loriati, ma è anche il ricordo della storia, dolorosa, perché all’interno è custodito anche il monumento ai caduti delle due guerre e per questo motivo si è sempre chiamato “Asilo monumento ai caduti”. La cerimonia è stata promossa dalla parrocchia, e in particolare dal parroco, don Enrico Prete, alla presenza del sindaco Simone Baggio, della presidente Fism Simonetta Rubinato; quindi, l’Associazione genitori, gli alpini, gli animatori, i tanti volontari. Presenti anche le suore Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane) che hanno gestito per sessant’anni il servizio fino al 2012, don Ivone Alessio, già parroco a Loria, e don Paolo Furlan parroco di Bessica e Ramon. E poi loro, i protagonisti di oggi, i circa 90 bambini e bambine della scuola materna, con il laborioso corpo insegnante coordinato dalla maestra Catia Facchinello, la quale, spulciando tra le carte, si è accorta dell’importante ricorrenza.

Alla cerimonia ha partecipato la banda di Montebelluna, che ha guidato il corteo verso la chiesa dove alle 11 è stata celebrata la messa, seguita dal pranzo comunitario; nel pomeriggio, giochi a non finire, fino alle 23. “E’ stata una vera e propria festa della comunità – spiega don Enrico – perché questa scuola materna, che da sei anni si chiama «Scuola per l’infanzia – parrocchia di Loria», rappresenta moltissimo per i cittadini. Tanto è vero che in pochissimo tempo siamo riusciti ad organizzare questa bellissima cerimonia a ricordo dei 100 anni dalla fondazione della scuola”.

Dal canto suo, il sindaco Simone Baggio ha sottolineato che “l’asilo è il luogo dove i nostri figli vengono preparati per il futuro”. E proprio il pensiero al futuro e alle giovani generazioni è stato il motivo per il quale don Amanzio Busetti, nel 1923, aveva voluto realizzare questa struttura. Gli stavano a cuore i bambini e la loro istruzione in un periodo drammatico, come è stato quello post bellico, nel 1923. Proprio per questo, all’interno della scuola è stato realizzato anche il monumento ai caduti della Prima guerra mondiale e all’asilo è stato dato il nome di “Asilo monumento ai caduti della Prima guerra”. Dopo la Seconda guerra mondiale, il monumento è stato raddoppiato e la scuola è diventata “Scuola materna Caduti di tutte le guerre”; poi, sei anni fa, il cambio di nome.

L’asilo, con don Giuseppe Menegon, nel dopoguerra è diventato anche il fulcro della vita socio-culturale e religiosa dei giovani, con la promozione di corsi per giovani che volevano imparare un lavoro. Insomma, per tutto questo, e altro ancora, la scuola materna di Loria rappresenta la storia e l’anima stessa della comunità.

Fonte: www.lavitadelpopolo.it

Alleanza genitori e nonni, incontri a Conegliano e Quinto di Treviso Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio, recita un antico proverbio africano.

Rassegna stampa del 15.04.24

Il valore del servizio educativo svolto dalle scuole dell’infanzia paritarie nel capoluogo di Treviso è stato al centro del tour in due scuole trevigiane della